come era il giardino della rosa antica nel 1996Il sito si presenta come una ampia vallata di circa tre ettari, un tempo tenuto a foraggio,contiene un laghetto artificiale di circa 3500 mq. con una profondità media di circa 4 metri. Nel 1996 era un terreno abbandonato. Nessun albero, nessun cespuglio. Solo sterpaglie e rifiuti di ogni tipo.I sondaggi effettuati per valutare il tipo di terreno comunicarono la presenza di un terreno fortemente argilloso con pochissimo materiale organico, dai cinque ai dieci centimetri di buona terra, poi argilla compatta.

 

Decidemmo allora di adottare un metodo il più possibile “dolce”, anche se coscienti del tempo che avremo impiegato. Pulimmo il territorio dai rottami poi lo lasciammo a se stesso per sette lunghi anni.
Nessun intervento. Nessun taglio dell'erba.

Le piante nascevano e morivano, gli animali anche, gli uccelli depositavano i loro escrementi, insomma si stava creando terra, humus.

L'attesa era per gli alberi spontanei in grado di colonizzare il territorio.

Solitamente un terreno abbandonato a se stesso per un numero sufficiente di anni si popola di piante adatte a crescere in quel microclima e in quel terreno. Quelle che riescono a nascere e a crescere saranno le più adatte e le più forti, saranno selezionate da milioni di semi, non avranno, come in un bosco, bisogno di essere irrigate, saranno insomma le piante 'giuste'.

Come era il museo giardino della rosa antica nel 2008

E' così è stato.